L’esodo dei Professori meridionali al Nord: scarse le possibilità di un ritorno a casa
I professori trasferiti al Nord per il Decreto della Buona Scuola hanno poche possibilità di un riavvicinamento per mancanza di posti
E’ lontana per loro la possibilità di un trasferimento
Per tutti i professori che, per effetto del decreto della Buona Scuola, un anno e mezzo fa, hanno dovuto scegliere in pochissimo tempo di trasferirsi immediatamente al Nord o perdere il posto, sembra lontano un loro riavvicinamento alla propria famiglia, ai propri figli e alla propria città anche per il prossimo anno. Tutto questo per mancanza di cattedre libere. I pochi pensionamenti al Sud hanno influito fortemente sull’esodo dei professori meridionali, perché i posti liberati andranno ai vincitori del concorso del 2016. Inoltre la maggior parte delle richieste di pensionamento, circa ventimila, si concentrano nelle regioni settentrionali, dove c’è anche la maggior parte delle cattedre libere, oggi assegnate ai supplenti.
La maggior parte delle cattedre libere è al Nord
Sono infatti ben 22000 su 36000 le cattedre libere dal primo settembre prossimo che si concentrano al Nord, in pratica due su tre. Man mano che si scende i posti diminuiscono, nelle regioni centrali sono circa 5000 le cattedre libere e nel meridione sono circa 8000 i posti che si libereranno, pochissimi, rispetto ai docenti in attesa di trasferimento. E’ proprio al Sud che ambiscono a ritornare la maggior parte dei migliaia di docenti “esiliati”, come loro stessi si sono definiti, al Nord nel 2015. Inoltre, in base agli accordi tra il ministero e il sindacato, i posti si dovranno ulteriormente suddividere tra quelli che hanno chiesto il trasferimento, tra coloro che intendono cambiare materia di insegnamento e tra i vincitori di concorso a cui verrà assegnata la maggior parte di queste cattedre.
Circa 6 anni per smaltire le graduatorie della scuola primaria
Non è migliore la situazione della scuola primaria al Sud, dove i posti sono ancora di meno. Ad esempio in Campania, in Calabria o in Sicilia il concorso di scuola primaria ha messo a disposizione pochissimi posti e per esaurire le graduatorie ed assumere tutti gli insegnanti in lista, ci vorranno circa 5 o 6 anni. In Sicilia i docenti trasferiti sono circa 5000 e i posti messi a disposizione per farli rientrare sono poco più di 500. Si calcola che solo un professore su 10 potrà fare ritorno a casa.